Vuoi dormire sogni tranquilli e verificare se il tuo sito è allineato con la Consent Mode v2? Leggi l’articolo e scopri come verificarlo tramite Google Analytics 4 o tramite GA4, in maniera semplice anche se non sei un esperto di analisi dei dati.
La Rivoluzione Digitale: Introduzione alla Consent Mode v2
Continua la rivoluzione che regola la privacy degli utenti e la trasparenza delle aziende nell’era digitale. Con l’introduzione della Consent Mode v2 da parte di Google, ci troviamo di fronte a una svolta che risponde al bisogno di regole più chiare e ferree, voluta per adattarsi a normative sempre più stringenti come il Digital Market Act europeo, una legge europea che mira a regolare le grandi aziende del settore digitale, come i social media e i motori di ricerca, per assicurare che non abusino della loro posizione dominante a danno di utenti e piccole/medie imprese. Ma cosa comporta questa evoluzione per le aziende e, soprattutto, per gli utenti?
Perché è stata introdotta la Consent Mode?
Immagina di entrare in un negozio dove, prima di mostrarti qualsiasi prodotto, ti viene chiesto espressamente se desideri o meno essere seguito da un commesso durante la tua visita per ricevere offerte personalizzate. Questo è, in sostanza, il concetto dietro la “Consent Mode”, un’iniziativa introdotta da Google nel settembre 2020 per permettere ai proprietari di siti web e agli inserzionisti di rispettare le scelte di privacy degli utenti relative all’uso dei cookie, senza rinunciare alla capacità di misurare l’efficacia delle loro campagne pubblicitarie. In altre parole, è possibile sapere quando avviene una conversione (che sia un acquisto, una lead o altro), ma senza raccogliere dati personali specifici dell’utente.
Cos’è la Consent Mode v2?
Con l’avvento del Digital Market Act, l’Europa ha posto nuove regole per garantire una concorrenza leale nel mercato digitale e proteggere meglio i consumatori. Questo ha imposto alle grandi aziende tecnologiche, definite “Gatekeepers” (tra cui Google, Amazon, Apple), di adeguarsi a norme più rigide in merito a:
- Limitazione nella Promozione dei Prodotti: Le aziende non possono più promuovere i propri prodotti in modo eccessivo ed esclusivo, assicurando così che i consumatori siano esposti a una varietà più ampia di offerte.
- Libertà di Scelta nel Metodo di Pagamento: È vietato imporre ai consumatori l’utilizzo esclusivo del metodo di pagamento fornito dall’azienda, offrendo invece maggiore flessibilità nelle opzioni di pagamento.
- Protezione dei Dati Personali: Le aziende non possono riutilizzare i dati personali raccolti tramite un servizio per altri scopi senza il consenso esplicito degli utenti, rafforzando la tutela della privacy.
- Divieto di Pre-installazione di Software: Le pratiche non chiare di pre-installazione di determinati software sui dispositivi degli utenti sono ora limitate.
- Maggiori Diritti per gli Utenti Commerciali: Le piattaforme non possono imporre limitazioni ingiuste agli altri utenti commerciali, promuovendo un ambiente di mercato più equo per tutte le aziende.
- Restrizioni sulle Vendite Aggregate: È vietato obbligare l’acquisto di articoli diversi come un unico pacchetto senza la possibilità di scegliere, garantendo che i consumatori possano acquistare solo ciò di cui hanno effettivamente bisogno.
Le aziende che non rispettano queste nuove regole possono affrontare sanzioni significative, che possono arrivare fino al 10% del loro fatturato mondiale, o addirittura al 20% in caso di recidive. L’obiettivo di queste misure è duplice: da un lato, proteggere i diritti e la privacy dei consumatori; dall’altro, promuovere una concorrenza leale e aperta nel mercato digitale.
In tutta risposta, Google ha evoluto la Consent Mode introducendo la versione 2 (attiva dal 7 marzo 2024), che aggiunge nuove funzionalità e parametri per una gestione più fine del consenso degli utenti, con particolare attenzione alla personalizzazione degli annunci e alla raccolta dei dati.
Esempio Pratico
Pensa a un utente che visita un sito di e-commerce per cercare una nuova bicicletta. Con la Consent Mode v2, se l’utente decide di non accettare la personalizzazione degli annunci, il sito può comunque tracciare la conversione (l’acquisto della bicicletta) in modo anonimo, senza raccogliere o utilizzare dati personali per ulteriori pubblicità mirate. Questo consente al sito di ottimizzare le sue campagne pubblicitarie senza compromettere la privacy dell’utente.
Cosa significa questo per le aziende?
La nuova normativa implica diversi cambiamenti operativi per le aziende che fanno affidamento sul digital advertising:
- Adattamento Tecnologico: Se utilizzi già la Consent Mode, potrebbe essere necessario aggiornare il sistema per gestire i nuovi parametri ad_user_data e ad_personalization, che indicano rispettivamente la possibilità di passare informazioni personali e di personalizzare la pubblicità per l’utente.
- Scelta di Piattaforme Certificate: Per conformarsi alle nuove norme, Google deve assicurarsi che i cookie siano gestiti a regola d’arte e per questo si affida a CMP (Consent Management Platform) fidati, che sono praticamente gli esperti nel consenso degli utenti, oltre che partner di Google. Se usi piattaforme come Cookiebot, Iubenda o OneTrust, è tutto più semplice: significa che stai giocando secondo le regole e Google può dormire sonni tranquilli sapendo che il consenso è gestito come si deve. In poche parole, è un modo per tenere tutti contenti: Google, chi fa pubblicità e soprattutto gli utenti.
- Gestione Server-side del Consenso: Un approccio avanzato implica la gestione del consenso a livello server, offrendo una soluzione più efficace e che disturba meno chi visita il tuo sito.
Implicazioni e Opportunità della Consent Mode v2
La Consent Mode v2 non è solo una sfida, ma anche un’opportunità. Adeguarsi alle nuove regole significa non solo evitare sanzioni significative (fino al 10% del fatturato totale), ma anche costruire un rapporto di fiducia con i propri utenti, dimostrando un impegno concreto verso la protezione della loro privacy.
Inoltre, la nuova modalità “Advanced” della Consent Mode v2 ti permette di seguire le tracce delle tue conversioni e delle tue campagne senza usare i cookie, rispettando chi non vuole essere seguito ma permettendoti comunque di vedere come vanno le tue campagne.
In Conclusione
La Consent Mode v2 rappresenta un cambiamento significativo nel modo in cui le aziende possono interagire con gli utenti online, ponendo le basi per un futuro digitale più etico e trasparente. È cruciale per le aziende comprendere queste novità e adattarsi rapidamente per rimanere competitive nel rispetto della privacy degli utenti.
Come scoprire se sei in regola o meno
Vuoi dormire sogni tranquilli e verificare se il tuo sito è allineato con la Consent Mode v2? È più semplice di quanto pensi. Hai due modi per scoprirlo, tramite Google Analytics 4 o tramite GA4.
Google Analytics 4
- Accedi a Google Analytics 4
- Clicca sull’ingranaggio in basso a destra “Amministrazione”
- Se vedi un avviso come quello nello screenshot, significa che il tuo sito non è compliant e che devi apportare delle modifiche / implementazioni
Google Ads
- Accedi al tuo account Google Ads
- Clicca sulla chiave inglese “Strumenti e Impostazioni” in alto a destra
- Cerca la clessidra con “Misurazione” e clicca su “Conversioni”
- Clicca su qualsiasi azione di conversione
- Se si “Diagnostica” hai la dicitura “La modalità di consenso è implementata e la definizione del modello è attiva.” 🟢 significa che è tutto a posto. Altrimenti è probabile che debba apportare delle modifiche / implementazioni
Se hai bisogno di assistenza per navigare in queste nuove acque digitali o per implementare la Consent Mode v2 nella tua strategia di marketing, Delex Digital è pronta a supportarti grazie al servizio di consulenza web analytics. Contattaci per scoprire come possiamo aiutarti a trasformare queste sfide in opportunità.